Un cammino di resa e trasparenza

La visione mistico-teologica di Antonella ci propone un cammino di resa e trasparenza, di amore liberante. La libertà, ci spiega Antonella, è muoversi all’interno del tempo-spazio incarnando l’infito-eterno. Tealizzare il nostro nome, il nome che ci è stato affidato.

I santi si sono lasciate attraversare dalla corrente della Grazia, hanno lasciato cadere tutte le barricate, si sono aperti come terra alla pioggia. Il Regno prende forma come seme che germoglia nel profondo, silenziosamente. I santi sono le fibre vive di un corpo più grande, il corpo della comunione, la trama invisibile del Regno che già respira tra noi. Disponibilità radicale a lasciarsi abitare.

Non la perfezione, ma la trasparenza li ha resi santi. Trasparenze fragili, ferite diventate passaggi, fenditure attraverso cui la luce si è riversata.

Dire “sì” un sì nudo, talvolta tremante, stanco, ma un sì che resta, anche quando tutto vacilla. Farsi grembo. Offrire, offrirsi, con le mani aperte. Essere disponibili a una Presenza che non si può controllare, ma solo accogliere.

I santi ci insegnano che la santità è profondamente umana. Non si tratta di superare l’umano, ma di viverlo fino in fondo, abitato dalla luce. Accogliere le proprie lacrime, le attese senza risposte, le notti che sembrano senza fine — e lasciarle fiorire in silenzio. Non scappare dal limite, ma farne soglia. Essere casa per l’Invisibile.

Offrire le proprie ferite come spazio di redenzione. La luce non ha bisogno di riflettori: brilla nei margini, nei silenzi, nelle stanze nascoste dove nessuno guarda.

I santi sono membra vive della comunione eterna. Il loro nome è scritto nel cuore di Dio. Sono testimonianza che l’Amore si fa carne anche nella fatica, nell’anonimato di una vita che si dona ogni giorno. Lo Spirito entra là dove smettiamo di controllare, dove cediamo, dove ci lasciamo trovare. Affidarsi, lasciarsi plasmare, lasciarsi amare. Farsi dimora dove l’Amore può respirare. Ogni santo è un riflesso unico dell’Amore. Ogni vita attraversata dalla Grazia diventa eco della Parola che si è fatta carne. L’Amore prende forma. Diventa volto. Voce. Vita. Casa di Dio. Il Regno di Dio. Mistica Incarnata.

La santità si manifesta come una qualità dell’essere. È l’opera dello Spirito in anime che hanno smesso di opporre resistenza, che si sono lasciate penetrare dalla luce anche attraverso le proprie crepe. Nella fragilità dell’umano, infatti, si apre lo spazio perché la Grazia possa operare. Ogni santo è un’irradiazione unica dell’Amore. Non esiste una forma univoca di santità. L’Amore si declina nella varietà delle vite, si modula in sfumature che rispecchiano la singolarità di ogni esistenza. I santi, in questa luce, sono creature che hanno lasciato che Dio fosse Dio in loro.

La santità, dunque, non si esprime nella grandezza delle imprese, ma nella fedeltà dell’amore. Incarnare il Regno dell’Amore.

Ogni santo
è un frammento di cielo
che cammina sulla terra.

Ogni “eccomi”
fa vibrare l’eterno nel tempo.

Ogni “sì”
è un grembo aperto
in cui Dio prende carne.

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